In Australia!






‎                                                                                                                                 giovedì ‎17 ‎marzo ‎2011

L'Italia e i 150 anni visti da un ragazzo che vive all'estero...

Sono ormai 5 mesi che vivo in Australia e credo possa essere abbastanza per poter dire la mia su come "ci vedono" da quaggiù, su come "ci sentiamo noi" da quaggiù e su come possono essere "accolti" da quaggiù  i famosi 150 anni dall'unità d'Italia.
Personalmente sono felice di essere Italiano, non dico fiero, perchè dire fiero lascerebbe intendere che io sia orgoglioso del mio paese in tutte le sue parti, vorrebbe dire prendere dentro tutto il "pacchetto" , istituzioni pubbliche, politiche e tò, pure religiose e se lo dicessi mentirei e poi non mi piace proprio come parola, perlomeno usata in questo contesto.
Dire "sono fiero di essere italiano", magari con il busto eretto e la mascella in fuori, sembrerebbe quasi lasciar intendere che l'idea di appartenere a qualche altra nazione mi farebbe schifo e questo per quel che mi riguarda non è vero, non più per lo meno.
Quindi risolvo il problema dicendo che essere Italiano mi rende felice e lo sono più ora di quando ero in Italia e vi spiego il perchè.
Quando persone nuove alle quali mi presento sentono da dove provengo ne restano sempre piacevolmente colpite e se inizio a parlarci quasi sempre poi mi confessano che vorrebbero visitare l'Italia, o che ci sono già state, di quanto è bella Venezia, Roma, Firenze, & C., del cibo divino,di questo o di quello sportivo famoso, dei brand di moda, auto e moto conosciuti ovunque per unicità e qualità, solo per dirne una a Pemberton, paesino di 700 abitanti sperduto in mezzo al nulla ho trovato un'MV Augusta e un' Alfa Romeo mentre ad esempio nessuna Mercedes, i supermercati sono pieni di nostre imitazioni e i nomi italiani per ristoranti e bar si sprecano.
Questo non può che rendermi felice, quasi all'unanimità tutti e ho parlato con Francesi, Estoni, Coreani, Giapponesi, Tedeschi, Inglesi oltre che naturalmente Australiani, ritengono il nostro paese bellissimo e i suoi prodotti unici.
Dunque questa esperienza all'estero mi rende ancor più felice della mia appartenenza.
Quando all'estero si parla male dell'Italia invece i motivi sono solamente due.
Il primo chiaramente è la Mafia, purtroppo uno dei nostri "prodotti" più esportati, tutti la conoscono anche se quasi nessuno sà realmente di cosa si tratta. Su questo punto direi che non c'è da scomodarsi troppo, è vecchia almeno quanto l' unità d' Italia stessa e dunque quando me lo sento dire non posso che allargare le braccia sconsolato e aggrapparmi a ciò che diceva Giovanni Falcone, uno dei veri eroi del nostro paese e cioè che la Mafia come tutti i fenomeni umani ha avuto un'inizio, un'evoluzione e prima o poi avrà una fine.
Il secondo motivo invece è ben più recente ed ha un nome ed un cognome. 
Silvio Berlusconi.
Ora, quello che credo è questo, nel mondo ci sono milioni di giornalisti, migliaia di quotidiani e centinaia di televisioni, possibile che sia criticato e ridicolizzato da tutti? Come mai ogni ragazzo, uomo o donna proveniente da ogni parte del globo che non sia l'Italia e che sappia chi sia Berlusconi si metta a ridere e non capisca come sia possibile che venga votato? Premetto che qui in Australia non esiste Annozero, non vengono vendute copie dell'Unità o della Repubblica tradotte in inglese e Marco Travaglio o Daniele Luttazzi non li conosce nessuno. Quindi esclusa la "pista" italiana a parlar male del nostro "emerito" dev'essere la stessa opinione pubblica estera. 
Ma perchè? Le ipotesi sono due. O è in atto una cospirazione mondiale ad opera dei Comunisti che si infiltrano nei  mass media di Europa-Asia-Oceania per screditare il nostro Premier oppure lui è effettivamente nella migliore delle ipotesi un giullare che ci ridicolizza nel mondo e nella peggiore un criminale che si salva dalla giustizia modificandosi "ad hoc" le leggi, che mantiene il consenso raccontando storie emozionali sulle Tv che possiede, controlla, (direttamente o indirettamente) e censura, che si diletta in party orgiferi che lui stesso ha battezzato Bunga-bunga con ragazzine talvolta minorenni che paga e mantiene rendendosi dunque dalle stesse addirittura ricattabile e che contribuisce a rendere il parlamento un covo di criminali talvolta mafiosi visto che Forza Italia è il partito con il più alto numero di parlamentari condannati in via definitiva e che il co-fondatore tal Marcello dell'Utri ha una condanna a sette anni per concorso esterno in associazione mafiosa oltre che una di due per frode fiscale.   
Ebbene tra le due ipotesi qual'è la più attendibile secondo voi?
Beh, nonostante non mi piacciano particolarmente i comunisti temo che sia la seconda.
Ecco questo mi fa incazzare, anzi nel mio caso doppiamente incazzare perchè mi ritengo tra quelli che per anni sono stati ingannati e raggirati da quest'uomo e dalle sue storielle dal forte impatto emotivo ma dalla sostanza che si rivela inesistente nel momento in cui si mette da parte l'orgoglio, si accetta di aver preso una cantonata colossale e ci si inizia a documentare.
Però in tutto questo la bella cosa è che se per quel che riguarda la Mafia non posso che allargare le braccia, questo secondo punto sò che avrà una fine ben più rapida del primo.  Quel che succederà poi si spera vedrà l'inizio della risalita, se non altro della dignità personale.
Quindi fiero no, ma felice moltissimo di essere Italiano, perchè mi rendo conto di vivere in un paese considerato a 360 gradi universalmente meraviglioso.
Ed ora arrivano i 150 anni d' Italia.
Sinceramente. 
A chi frega?
Voglio dire al di là delle varie istituzioni e dei politici di ogni schieramento, razza e fede... mafiosa, che coglieranno l'occasione per farsi un'altro pò di propaganda, a chi frega realmente?
All'operaio in cassa integrazione? All'imprenditore in crisi? Al giovane che campa con 1000 Euro al mese? O magari al laureato che si ritrova disoccupato?
Mah... Tutta questa euforia mi lascia perplesso e sinceramente sono contento di non essere in Italia in questo momento. Almeno mi risparmierò le montagne di ipocrisia che verranno scritte, recitate e propagandate per l'occasione.  
Anche perchè sarei pronto a scommettere che più che ricordare gli eroi ed i personaggi che si sono battuti per questo paese, che sono morti per difenderlo o che hanno contribuito a renderlo famoso in tutto il mondo, il tutto si ridurrà al solito squallido scontro politico nel teatrino delle finzioni dove in TV ci si dà addosso e in Parlamento si è sempre daccordo.
Probabilmente la cosa che più verrà ricordata di quest'evento saranno i processi legati alle assegnazioni degli appalti e alle tangenti sulle sue opere, il che è un pò triste ma forse rispecchia alla perfezione il quadro nel quale siamo ora.
Fosse stato per me avrei rinviato i festeggiamenti ai 200 anni dall'unità d'Italia, forse per allora qualcosa sarà cambiato.
Per il momento...
Auguri a tutti!









                                                                                                                                                Venerdì 31 Dicembre 2010
Una giornata particolare…

                                                 
Avevo promesso di non farmi più sentire fino all’arrivo del nuovo anno, ma ho cambiato idea, in linea con la condotta di questo viaggio, dove ogni giorno accadono cose nuove e i programmi nascono o muoiono in cinque minuti.
Ho pensato che la settimana prossima avrò da raccontarvi il mio Capodanno e sarebbe stato un vero suicidio, ai fini di questo Blog, non fare la stessa cosa per il mio “Natale non Natale”.
Dunque, come accennavo prima, qua accade qualcosa di strano, “nascono i momenti”, nulla è mai programmato, gli eventi prendono vita manovrati dalla fusione d’incontemplabili fattori e si sviluppano istante dopo istante come un Jazzista che decide di improvvisare un pezzo, inventandolo secondo dopo secondo, senza spartiti, seguendo solo il suo istinto e quando “nascono i momenti” e tu lo percepisci, si prova una sensazione meravigliosa, perché hanno vita propria e allora non si ha altro da fare che goderseli e viverli fino in fondo.
Il giorno della vigilia è stato uno di quei momenti. Non è stato Natale, per quello temo che dovrò aspettare fino all’anno prossimo, però è stata una festa, una meravigliosa festa.
 Venerdì mattina eravamo tutti abbastanza svogliati, l’ostello appariva più triste del solito perché molti erano partiti per un week-end in città e noi sapevamo che per quanto ci sforzassimo di crederlo, l’Australia non avrebbe potuto darci l’atmosfera del Natale. L’unico piccolo programma era di trovarci, in quattro o cinque, nel cortile per un aperitivo attorno a mezzogiorno, giusto prima di pranzo. Alla fine eravamo in sei, io, Victor, Damien, Morgan, Vincent e Lawrence, l’atmosfera era data da un traballante tavolo di legno, delle sedie improvvisate e l’accogliente ombra di un albero, una vera grazia perché la giornata era bollente. L’aperitivo chiaramente non era lo Spritz, io mi aspettavo una birra, ma non era nemmeno quella, i francesi erano arrivati con Whiskey, Coca-Cola e un sacco pieno di ghiaccio, assolutamente decisi a farcelo assaggiare.
 E’ nato in questo scenario “il momento”, Whiskey e Cola è un drink ottimo, se fatto leggero, uno tira l’altro, poi ha qualcuno viene l’idea di andare a prendere il Notebook con le casse per ascoltare della musica, un altro porta delle patatine e piano a piano altri ragazzi iniziano ad aggiungersi, il tavolo comincia  a riempirsi, prende vita, birre, cibo, Ipod, altre sostanze più o meno lecite, fino a quando “il momento”  prende la sua strada, come un treno in corsa che non si può più fermare, creando un’atmosfera di festa, quasi una reazione al mancato Natale.
Il risultato è stato dodici ore di Party nel quale ragazzi provenienti da tutto il mondo ridevano, si divertivano e comunicavano uniti sotto un’unica lingua in un clima di totale spensieratezza e allegria. Ogni tanto mi fermavo ad osservare, tanto per godermi appieno un istante, alla mia destra avevo un’inglese un po’ fumato che cercava di capire ciò che il francese alla mia sinistra tentava di chiedergli, e cioè come si chiamava il ragazzo di  fronte a lui, però la parola “guy”, e cioè ragazzo, la pronunciava “ghei”, creando un esilarante istante nel quale l’inglese si sforzava di cercare e capire chi fosse il “gay” di fronte a lui. Questo è solo un esempio fra tanti, ma è giusto per darvi l’idea dell’assoluta unicità di questi  “momenti”, irripetibili e unici. Un altro esempio, arrivata mezzanotte ho sfornato la mia arma segreta, il Pandoro di Verona Bauli che, che ci crediate o no, sono riuscito a trovare in questo puntino sperduto d’Australia. Dopo pochi istanti di assaggio ognuno mi chiedeva cosa fosse ed io a spiegargli che proveniva proprio dalla mia città e poi tutti a metterselo in testa come facevamo noi da bambini, una situazione comica, quasi come se quel gioco non fosse stato una nostra invenzione, ma fosse intrinseco nella natura del Bauli, una sorta di richiamo, “prima mi mangi, poi mi metti in testa”.
Dunque è così che ho festeggiato, nell’Ostello dei Backpackers, dove si fondono i mondi e le culture e dove il risultato a volte è una storia meravigliosa. Per il vero Natale aspetterò l’anno prossimo, ma sono contento comunque, perché forse quel giorno ripenserò un pochino anche a questa giornata molto particolare.
Buon Anno di cuore a tutti…



la Location


                                                                                  il tavolo...                  
                                                        







Mitico Bauli




Lawrence assorto...


Lawrence mentre non capisce dove sia il gay...


  




                                                                                     
Merry Christmas and Happy new year!

Vi aspettavate le foto? Non preoccupatevi ci sono, se volete potete saltare questo piccolo post ed andare subito a vederle, oppure potete stare con me, vi ruberò solo qualche altro minuto.
Non potevo non spendere due parole riguardo al Natale, perchè l'atmosfera è proprio diversa rispetto alla nostra e se devo essere sincero non mi piace, anzi, dirò di più, è pure un pò triste.
Intanto fa caldo, ok questa colpa non la si può attribuire agli australiani però è un dato di fatto e questo toglie già il 50% dell'atmosfera e poi manca tutto il resto. Probabilmente se fossimo in città le cose sarebbero un pò diverse, però in questo paesino sperduto in mezzo alle foreste nessuno sembra curarsi dell'arrivo del Natale. Niente mercatini, niente cioccolate calde da gustarsi all'interno di un bar mentre fuori cade la neve, niente vie addobbate a festa con lucine, babbi natale e tutto il resto.
E' strano, non ci si rende conto di alcune cose fino al momento in cui non le si ha più, noi siamo abituati a vivere questo periodo in un certo modo, con i regali, il profumo di tovaglia pulita, cose buone da mangiare, il vestito bello da mettersi e un tavolo attorno al quale stare con le persone a cui vogliamo bene.
Sinceramente parlando nessuna spiaggia può sostituire questa sensazione.
Ma tantè, mica si può avere tutto e quindi festeggeremo il Natale al meglio delle nostre possibilità, probabilmente ci compreremo una pizza per la prima volta dal nostro arrivo, ebbene sì, qui fa parte dei beni di lusso, in paese cè una pizzeria da asporto che ad occhio le fa davvero bene, il profumo è identico al nostro e anche l'aspetto è proprio bello, il problema è che per gustarsela bisogna sborsare 20 Dollari, più 4 o 5 Dollari di birra 3 di caffè ed ecco che ne esce esattamente un pranzo di Natale al ristorante.
Quindi se talvolta invidiate ciò che stò vivendo sappiate che mentre vi starete gustando la vostra prelibata cenetta, sarò io ad invidiare voi.
Magari solo per questa volta, magari solo per un momento, magari solo un'istante di malinconia verso i miei ultimi Natali.
Quindi Auguri di cuore a tutti voi, per il Natale e per il Capodanno, auguri alla mia famiglia che quest'anno festeggerà in tre, auguri a tutti i parenti, alcuni dei quali staranno aspettando la cartolina che avevo promesso, abbiate pazienza arriverà, auguri ai miei amici, che immagino impegnati in accese discussioni serali sul cosa fare a Capodanno, (oh! Alora sa fen al'ultimo!?), auguri a chi si appresta a festeggiare in una casa nuova, auguri a chi si è appena laureato e a chi si laureerà a breve, auguri a chi festeggerà il Natale da mamma per la prima volta, a chi da nonni per la prima volta, auguri a chi si sta per ricevere e per scrivere una lettera, auguri a chi sà che ha un posto speciale nella mia lista e infine auguri a tutti coloro che mi stanno seguendo e che magari non conosco, restate con me.
Ci sentiamo nel 2011...


                                                                            BICENTENNIAL TREE                                           

                                         
                                                

                                                                       










                                             Da sinistra; victor, io, Morgan, Vincent, Damien









                                                                           Windy Harbour





                                   

                                                       
                                                         


         
domenica 28 novembre 2010



                                                    Pemberton Vineyard

Molti forse troveranno noioso questo aggiornamento, ma so che tra di voi ve ne sono alcuni che vorrebbero intraprendere questo viaggio in futuro e quindi mi sembra giusto spendere qualche parola in consigli utili, per evitare almeno in parte i problemi che abbiamo incontrato noi.
Se vorrete trovare lavoro nelle campagne, preparatevi a scontrarvi con piccoli disagi che, se affrontati impreparati, potrebbero mettere a rischio la vostra sanità mentale. Innanzitutto procuratevi ciò che serve prima di cominciare a lavorare e non durante, come ho fatto io. L'indumento in assoluto più importante è la retina di protezione contro le mosche, me ne sono reso conto più o meno dopo cinque minuti del mio primo giorno di lavoro. Nelle campagne ve ne sono a centinaia e nelle ore più calde della giornata vi ritroverete letteralmente ricoperti, la retina è quindi d'obbligo , qui ne vendono di tre tipi differenti ma se vorrete eliminare completamente il problema comprate quella più costosa da nove Dollari, vi cambierà la vita. Secondo problema serio sono le scarpe. Se troverete lavoro nei frutteti probabilmente ve la caverete con qualsiasi tipo di calzatura, ma nel vigneto no. Tra i filari non sempre l'erba è tagliata e capita spesso di trovarla alta mezzo metro e anche quando è bassa vi darà comunque problemi, perchè le spighe entrano dappertutto e vi ritroverete a passare le giornate con i piedi costantemente punti e doloranti, se invece incontrerete pioggia passerete nove ore con i piedi fradici. Dopo 2 settimane trascorse così, con i primi soldi guadagnati, mi ero deciso a comprare un paio di stivaletti di gomma, ma si sà, la fretta è una cattiva consigliera, al Discount avevano finito la mia taglia ed io, invece di rassegnarmi ed aspettare che arrivasse li avevo comperati lo stesso leggermente più piccoli. Come è finita? Che dopo tre ore di agonia con i piedi ricoperti di vesciche e abrasioni sono stato costretto a lavorare scalzo, una tortura di poco minore viste le spine e i rametti secchi che pungono continuamente, grazie a dio dopo un paio d'ore il titolare mi ha portato un paio di Crocs salvando contemporaneamente i miei piedi e la mia dignità. Ora me la cavo alla grande, Xavier prima di partire mi ha regalato i suoi gambaletti e ora lavorare è molto più semplice.
Se siete aracnofobici valutate seriamente l'idea di non iniziare nemmeno, in qualsiasi lavoro i ragni traboccano e ve li ritroverete ovunque, parlando con Mike, il mio titolare, m'ha detto che sono quasi tutti innoqui, ce nè solo uno mortale, ma è molto raro. Mi ha detto anche che tra i filari spesso si arricciano i serpenti, però fino ad ora non ne ho mai incontrati.
Per il resto è il classico lavoro di campagna, sveglia alle 5 di mattina,9 ore e mezza di camminate su e giù per i filari, calli e tagli alle mani e mal di schiena.
Dove cazzo è il lato bello direte voi? Beh, qualsiasi lavoro di per sè tende a non esserlo.
Il fatto è che qui la bellezza è un concetto molto soggettivo, perchè è data dalle vostre motivazioni e dal vostro senso dell'avventura. La mattina si scorgono i canguri ai lati della foresta, che dopo una notte passata a divertirsi in mezzo ai filari, tornano nel bosco a dormire, si vedono i cavalli scorrazzare liberi in mezzo a vastissime radure e di notte le stelle riempiono il cielo come mai mi era capitato prima, una cosa incredibile, migliaia e migliaia di puntini luminosi. Questo è un posto di transizione, dove ci si ricarica di soldi per poter ripartire, quindi va preso con filosofia.
Ah ricordatevi, quella è la prima cosa da mettere in valigia prima di partire.
Ok, noioso ma veloce e conciso.
Vi lascio alle foto che ho scattato alla Pemberton Vineyard.
Ciao!

CONSIGLI UTILI...

                                          
                              


                                                         Alain

                   
                                                  "L'Ufficio"
                                                                 
                    
                                                 Casa di Mike (il titolare)                           
               
        
                                                          Notare le mosche... 
                                                                                                                            
                                                                
                              da sinistra, Io, Martin e Cyril                            

                                


Il Semaforo pedonale

Ho preso una decisione.
Per evitare di rendere questo Blog noioso e pieno di, “abbiamo fatto, siamo andati, abbiamo visto, etc, etc” e per tentare quindi di tenervi interessati per più di qualche giorno, proverò a condire i miei post con qualche nota folcloristica, come fatti divertenti, curiosi o semplicemente diversi da quella che è la nostra cultura.
Beh, non posso che partire dai semafori.
Caro lettore che un giorno,(forse), avrai intenzione di avventurarti in questo giovane continente, preparati a correre. Proprio così. Qui i semafori per i pedoni assomigliano più ad un programma di allenamento per scattisti.
Tanto per cominciare il rosso è eterno, infatti le persone qui, tranne quelle dotate di un’eccezionale pazienza,(vedi asiatici), attendono un po’, poi si rompono le palle,(giustamente), e se non passa nessuno scattano come fossero atleti consumati.
La parte comica, comincia quando la strada è molto larga e trafficata ed è quindi impossibile attraversarla “illegalmente”.
Sembra di stare ai blocchi di partenza, il “bip-bip” dello strumentino per i sordi posto sul palo del semaforo scandisce il tempo e, quando, anticipando il verde di un secondo, emette un suono assurdo,(se il Teo lo sentisse si sbizzarrirebbe in ogni sorta di verso gutturale), tutti si lanciano dall’altra parte della strada, chi fingendo di non correre attraverso goffissime camminate veloci, chi proprio correndo! Sanno che hanno solo pochi istanti per giungere alla meta, infatti il verde dopo pochissimo si trasforma in un rosso lampeggiante, negli occhi dei ritardatari, (quelli che arrivando verso il semaforo avranno sicuramente pensato, ”ma si che mi frega cè tempo, è appena scattato il verde”) si legge chiaro il dubbio della difficile scelta.
Lì è il caos, chi si lancia, chi vorrebbe ma poi si ferma e torna indietro,chi proprio non sa che fare, coppie che si dividono, lei resta e lui che parte.

Insomma, un gran casino!
Beh... forse ho un po' romanzato il mio racconto, pero' il risultato che si ottiene da questo meccanismo da esaurimento è che, come in Italia, ognuno attraversa la strada più o meno quando vuole fregandosene abbastanza del colore del somaforo. E in caso di traffico…
Preparatevi a correre!
















                                                                                                                                martedì ‎19 ‎ottobre 2010
First day in Perth.
            
10 ore e mezza di volo rincoglionirebbero chiunque.
Ieri sera siamo arrivati a Perth piuttosto spaesati e stanchi. Abbiamo dormito poche ore e di primo mattino ci siamo buttati subito nell'adempimento di tutte le faccende burocratiche che abbiamo da sbrigare.  In effetti la burocrazia qui sembra non esistere. Per il Tax File Number è bastata una mezz'oretta presso il Tax Office mentre per acquistare un telefono a 29$ con Sim compresa, ci sono voluti, 10 minuti al massimo.
Le due vie principali del  centro assomigliano molto ad Amsterdam, o almeno cosi' mi è parso di vedere, non so di preciso spiegarne il motivo, diciamo che visivamente è molto simile, canali a parte si intende.
Oggi il sentimento predominante era quello dello sentirsi spaesati, ma trovandoci dall'altra parte del mondo, dove persino l'acqua del cesso gira al contrario, credo si normale.
Abbiamo capito subito che il nostro livello di inglese è sufficentemente evoluto per sopravvivere,ma sicuramente non abbastanza per reggere una discussione un pò approfondita. Stasera ho scambiato 2 chiacchere con un ragazzo estone, che è in Australia da un paio di mesi, ha lavorato 4 settimane in una Farm e sta girando con la sua ragazza. Anche volendo non saprei dirvi altro perchè questo è tutto ciò che ho capito! Per ora le mie discussioni si costruiscono attraverso una mia domanda ed una risposta che capisco a metà spesso condita con una controdomanda che non capisco affatto. Sono sicuro che la situazione migliorerà presto.
In fondo è solo il primo giorno!
Beh che altro aggiungere... Ah la nostra prima esperienza serale è stata abbastanza deludente, per le vie del centro dopo le 8 di sera girano solo netturbini, barboni e qualche backpakers un pò spaesato, volevamo bere una birretta ma non ci siamo riusciti!
Sulla guida però sta scritto che i locali sono un pò in periferia, quindi magari i prossimi tentativi saranno più mirati. Andare a caso non paga quasi mai.
Domani andremo ad aprirci il conto in banca e subito a cercare lavoro. Vedremo cosa salterà fuori, magari ci spediranno subito in mezzo al nulla!
Ok... per ora credo sia tutto.
Ah... ho già capito di essermi portato un sacco di cose che non mi serviranno mai, solo chili di troppo da portarsi appresso, uff... anche perchè la temperatura è piuttosto elevata, solo alla sera serve una felpetta per star bene.
E' va beh...
Intanto vi mando i miei saluti!,(beh se cè qualcuno a raccolgierli).
Al prossimo aggiornamento!.

15 commenti:

  1. Saluti ricevuti.....
    Come primi giorni non c'è male ;)

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  2. Ciao Davide...sono Moreno il figlio della Mariarosa...come ti trovi li in Australia...???...probabilmente per l'estate prossima parto anche io per l'Australia...seguirò il tuo blog così da sapere cosa mi aspetterààà.ciao e Good Luck

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  3. Rasatina tattica al pelo ho notato....:-)))

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  4. Ciao Dade...
    tienici aggiornati su come procede...un bacioooooo...ciao....

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  5. Bella Dade... Bella Vi...
    vedo che il vostro viaggio sta procedendo bene... lavoro a parte, comunque non preoccupatevi, lo troverete presto e dovrete sudare per guadagnarvi la pagnotta.
    Quando vi sveglierete la mattina, distrutti e assonnati, visto che siete sette ore avanti, pensate e me che mi sto infilando sotto le coperte e soffrite... ah ah ah...
    ciao buzzoli... a presto...

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  6. cià viiiiiiii ciao dadeee quando tornate???? ufff
    divertitevi e compratemi tanti orecchiniiiiii
    baci!

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  7. Colpito in pieno! Domenica sera siamo andati in taverna da me a mangiare la pizza come al solito, sotto la minaccia del "non si esce da qui fino a quando non abbiamo deciso cosa fare all'ultimo".. Senza successo! Spero di sentirvi prima del 2011 per scambiarci gli auguri. Buon proseguimento ragazzuoli.. ;)

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  8. mamma mi sembra di essere li.... sento il profumo del mare e il vento tra i capelli.... che figata! ti capisco benissimo... quando siamo stati a fuerteventura ti assaliva la sensazione di essere ospiti e di essere sopraffatti dalla forza della natura...
    a vedere la scalata dell'albero mi viene in mente il jungle adventure di san zeno...meno in sicurezza però!
    mi dispiace per il vostro Natale "non Natale"... è così proprio perchè siete un pò sperduti! hai provato a convincerci che la pizza sembra buona ma.... non sarà mai come quella del Loris!
    come ti ha detto Fabio sull'ultimo hai fatto centro... se ci sono aggiornamenti lo saprai e magari non ci invidierai... buon proseguimento!
    un bacio
    irene

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  9. ....PER IL VIAGGIO AMSTERDAM-BERLINO-PRAGA HAI TROVATO UNA SUPER COLONNA SONORA COME "GIOIA INFINITA" PER RIASSUMERE TUTTO... DOVRAI FARLO ANCHE PER QUESTA SUPER AVVENTURA...
    OGGI CANTICCHIAVO E HO PENSATO CHE LA CANZONE "ALTROVE" DI MORGAN FACCIA PROPRIO AL CASO VOSTRO...
    ...HO DECISO DI PERDERMI NEL MONDO, E ANCHE SE SPROFONDO...LASCIO CHE LE COSE MI PORTINO ALTROVE...APPLICO ALLA VITA I PUNTINI DI SOSPENSIONE...
    O NO? E' SUPER AZZECCATA...

    CIAO CIAO
    IRENE

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  10. E' sarà dura trovare una canzone che riassuma un'anno intero, quella che mi consigli devo ascoltarla perchè non la conosco, le parole sembrano promettenti!

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  11. Della serie "Pemberton caput mundi" anche a Natale! Grande l'iniziativa di Bauli devi far conoscere le nostre tradizioni...ora manca la pearà!!! Auguri di buon anno e tante belle cose, young guys!!!

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  12. CIAO RAGAZZI.... BUON ANNO NUOVO!! E' TROPPO STRANO VEDERVI CON IL CAPPELLO DI BABBO NATALE E LE CORNA DELLA RENNA E VESTITI IN MANICHE CORTE! ANCHE IL MIO E' STATO UN NATALE "NON NATALE", A LETTO CON 38 DI FEBBRE E SOLO LA COMPAGNIA DELLA LILLY! QUI SIAMO TUTTI MEZZI AMMALATI...
    INVECE PER QUANTO RIGUARDI L'ULTIMO E' STATA UNA BELLA SERATA. ABBIAMO CENATO IN UN RISTORANTE GIU' PER LE BASSE...POI SIAMO ANDATI AL BERFI'S (C'ERA UN MACELLO) E POI L'IMMANCABILE DERBY PER UN PANINO E IN FINE COLAZIONE ALLA PRUA....
    CHISSA' QUANTO AVETE APPREZZATO IL PANDORO BAULI! IO INVECE NE HO 2-3 SOPRA LA CUCINA CHE IMPLORANO DI ESSERE MANGIATI... PROBABILMENTE ARRIVERANNO A PASQUA!

    UN BACIO
    IRENE

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  13. auguriii mio bel cugino!!buon anno!! mi sono fatta skype.. così ci sent!! spero di aver aggiunto te..e no qualche altro davide!! mi ha detto mia mamma che vi siete comprati la macchina?? pensa che il pandoro bauli non l'ho ancora mangiato neanch'io!! un bacio grosso fabi

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  14. Tanti saluti da San Pietro in Cariano.Sei forte Davide.Tieni duro.Nicola collega di lavoro.

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  15. whè dade.... concordo con te, chi se ne frega dei 150 anni d'unità d'italia!
    soprattutto in questo momento, dove bunga bunga e federalismo sono gli unici argomenti politici che vengono toccati! che ipocriti i leghisti che hanno festeggiato in parlamento....
    mi sono fatta due risate pensando a cosa possono pensare gli stranieri di berlusconi! e di noi che lo votiamo....
    sicuramente lui risponderebbe al tuo quesito con la prima opzione.... infiltrazione globale dei comunisti! congiura mondiale....

    ciao ciao
    ire

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